Dieta chetogenica e reni: è vero che fa male?

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Spesso etichettata erroneamente come pericolosa per i reni, la dieta chetogenica ha stimolato un vasto dibattito nella comunità medica e non solo. Ma esistono davvero degli effetti collaterali della chetogenica sui reni?

Indice:

Dieta chetogenica e reni: è vero che fa male?

È importante chiarire che, sebbene alcune preoccupazioni siano fondate quando si parla di condizioni preesistenti, per la maggior parte delle persone in buona salute la dieta chetogenica non ha effetti collaterali sui reni. Questa dieta, innanzitutto, non è iperproteica, come spesso si pensa, ma si focalizza su un bilanciato apporto di grassi e proteine. In questo articolo andremo ad analizzare i dati disponibili e gli studi più recenti per comprendere meglio come la chetogenica influenzi la funzione renale. Inoltre, discuteremo l’importanza di monitorare specifici indicatori di salute, come i livelli di creatinina e cistatina C, che forniscono un quadro più accurato dello stato di salute dei reni durante la dieta. Esploriamo, infine, come approcciarsi alla chetogenica in modo sicuro, riducendo i potenziali rischi per i reni.

Dieta chetogenica e calcoli renali: cosa dica la scienza?

 

Nonostante la dieta chetogenica non sia una dieta iperproteica, studi scientifici indicano che nei reni sani, anche un potenziale consumo di proteine in quantità elevate non aumenta il rischio di danno renale. In realtà, è la presenza di condizioni preesistenti come l’ipertensione o il diabete a essere di maggiore preoccupazione. Questi stati possono, infatti, esacerbare il rischio di complicazioni renali se non gestiti correttamente, indipendentemente dalla dieta seguita. 

La dieta chetogenica, di per sé, promuove una riduzione della pressione arteriosa e della glicemia, benefici che possono effettivamente contribuire a una migliore salute renale. Inoltre, il monitoraggio di indicatori specifici come la creatinina e la cistatina C può aiutare a valutare l’efficacia con cui i reni stanno filtrando queste molecole presenti nel sangue. Questo è essenziale per chi segue la chetogenica, consentendo un approccio personalizzato e sicuro. 

 

Come evitare gli effetti collaterali della chetogenica sui reni?

 

La gestione attenta della salute renale è cruciale per chi decide di approcciarsi a una dieta chetogenica, specialmente se preesistono condizioni di salute che potrebbero influenzare la funzionalità renale. Per monitorare efficacemente questa funzionalità, è essenziale conoscere e valutare alcuni parametri specifici che riflettono la capacità dei reni di filtrare ed eliminare i rifiuti dal corpo.

Il primo indicatore importante è la creatinina nel sangue, una molecola derivante dalla normale degradazione muscolare. Livelli elevati di creatinina possono suggerire una filtrazione renale non ottimale, sebbene questi valori possano essere influenzati dal peso corporeo, dall’attività fisica e da altri fattori. Nonostante ciò, la creatinina resta un indicatore utile per una prima valutazione della salute renale.

Un parametro più stabile e affidabile è la cistatina C, prodotta costantemente dalle cellule e non influenzata da fattori esterni come l’esercizio fisico o la massa muscolare. Livelli elevati di cistatina C nel sangue forniscono un’indicazione più precisa della funzionalità renale.

La valutazione del filtrato glomerulare, calcolato attraverso specifiche formule che includono questi parametri, aiuta a determinare la capacità dei reni di purificare il sangue. È fondamentale, inoltre, monitorare le proteine nell’urina, i livelli di calcio e altri minerali, che possono indicare problemi renali non evidenziati da altri test.

Chi vuole approcciarsi alla dieta chetogenica dovrebbe, quindi, sottoporsi a controlli regolari per assicurarsi che prima di iniziare un nuovo piano alimentare, la salute dei propri reni non sia compromessa. Questo approccio preventivo è essenziale per mantenere sia la salute renale che quella generale mentre si segue un regime alimentare chetogenico.

 

Dieta chetogenica e problemi ai reni: quando è meglio evitare?


Oltre ai livelli di cistatina C e creatinina nel sangue, è fondamentale considerare altri parametri prima di iniziare una dieta chetogenica, per evitare problemi ai reni.

Innanzitutto, è essenziale monitorare i livelli di acido urico: la chetogenica può causare un leggero aumento di questa sostanza nel sangue a causa della sua eliminazione concomitante con i chetoni. Persone con precedenti di gotta o alti livelli di acido urico dovrebbero procedere con cautela, poiché potrebbero sperimentare un ulteriore incremento che potrebbe aggravare la loro condizione.

Un altro aspetto da considerare è il livello di potassio. La dieta chetogenica tende a ridurre leggermente i livelli di questo minerale, il che può essere problematico per chi soffre già di carenze. È cruciale che i pazienti con disturbi cardiaci o altri problemi di salute legati al potassio basso siano particolarmente vigili.

Inoltre, la dieta chetogenica non è particolarmente indicata per chi ha già una condizione renale compromessa. Reni che non operano al 100% delle proprie capacità potrebbero essere ulteriormente sovraccaricati dall’aumento di lavoro richiesto dalla chetosi e dal filtraggio di sostanze quali acido urico e potassio.

Quindi, la chetogenica è sicura per individui con reni sani e senza complicanze preesistenti legate all’acido urico o ai livelli di potassio. Tuttavia, per chi ha già problemi renali, o è a rischio di insufficienza renale, si consiglia di evitare questo regime senza la supervisione di un nutrizionista esperto, in grado di fornire una guida sicura e personalizzata. 

Lorenzo Vieri
Biologo Nutrizionista

Dal 2015 lavoro come biologo nutrizionista con l’obiettivo di aiutare quelle persone che, come capitato a me in passato, fanno fatica a ottenere la forma fisica che desiderano per sé non solo a livello estetico, ma anche a livello di salute e benessere generale.
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