Dieta anti age: rallenta l’invecchiamento con la giusta alimentazione

L’alimentazione come alleato anti age

Tra i fattori che è possibile migliorare per rallentare l’invecchiamento ci sono:

• l’alimentazione
• il livello di stress
• l’attività fisica
• il benessere interiore
• le ore di riposo notturno
• l’astensione dal fumo di sigaretta e dall’uso di droghe e alcol

Una dieta antiaging bilanciata abbinata a un’attività fisica regolare e a uno stile di vita sano sono gli ingredienti principali per aumentare la longevità del nostro organismo e prevenire l’invecchiamento. Questi elementi svolgono un ruolo fondamentale nel contrastare l’insorgere di numerose patologie e nella riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e tumorali. Inoltre, sono essenziali anche nel ridurre lo stress e l’eccesso di grasso corporeo e portano a un generale miglioramento delle condizioni di salute dell’individuo.

Cereali: nemici dell’anti aging

Uno degli alimenti più controversi presenti nella dieta mediterranea sono i cereali. Infatti, a causa dell’alta densità energetica e del basso apporto di micronutrienti, una dieta ricca di cereali e derivati raffinati predispone all’obesità, al sovrappeso e alle patologie correlate. Per questo motivo, è bene ridimensionare il consumo di cereali nella nostra dieta. Ecco alcuni consigli da seguire per una dieta anti age:

• Rivalutare cereali e pseudo-cereali come avena, orzo, farro, quinoa e miglio
• Ridurre i cereali e i derivati raffinati come farine bianche e prodotti che le contengono come focacce, pizze, pasta e dolci

Queste raccomandazioni sono tanto più utili quanto minore è il dispendio calorico quotidiano.
Quindi, sono soprattutto le persone che conducono uno stile di vita sedentario a dover fare attenzione limitando il consumo di cereali, soprattutto quelli raffinati.

Dieta chetogenica e i benefici sulla salute

Una delle chiavi della dieta chetogenica è quella di assumere grassi di buona qualità e ridurre l’assunzione di carboidrati netti. Questa tipologia di alimentazione, prevede anche un apporto di fibre, vitamine e minerali per la corretta funzione dell’organismo. La dieta chetogenica è un regime alimentare a basso contenuto di carboidrati, ricco di grassi e caratterizzato da una moderata assunzione di proteine, che induce il metabolismo a ricavare energia non dal glucosio, ma dai grassi. Quando rimangono pochi carboidrati nel corpo, infatti, l’organismo inizia a bruciare i grassi immagazzinati per produrre energia e il fegato trasforma il grasso in acido grasso e glicerina. Quando l’acido grasso si rompe ulteriormente nelle cellule, vengono prodotti i corpi chetonici, che vanno a sostituire il glucosio e costituiscono una fonte di energia per organi e tessuti.

La dieta chetogenica è molto conosciuta come dieta dimagrante, perché garantisce ottimi risultati nel breve periodo, ma negli ultimi anni sta sempre più attirando l’attenzione per i suoi numerosi benefici per la salute. La dieta chetogenica, infatti, è nata agli inizi del ‘900 non come dieta dimagrante, bensì per curare patologie come l’epilessia e ha preso sempre più piede come terapia per diverse malattie come il morbo di Alzheimer, la sclerosi laterale amiotrofica, l’emicrania e il morbo di Parkinson.

Chetogenica contro l’invecchiamento

Quello dell’anti-invecchiamento è uno dei numerosi benefici che la dieta chetogenica ha sul nostro organismo. Questo perché la dieta keto aumenta il numero di cellule dei mitocondri, la capacità delle cellule di convertire l’energia in modo efficiente e contiene molti antiossidanti che vanno a neutralizzare e a rimuovere i radicali liberi. Tutto questo non solo favorisce il rallentamento dell’invecchiamento della pelle, ma dell’intero organismo.

Tra i diversi benefici della dieta chetogenica sottolineiamo, oltre alla perdita di peso, una maggiore lucidità del cervello, un aumento dell’energia, una riduzione di alcune tipologie di malattie e tumori, un generale miglioramento della funzione cardiaca e dei sintomi della sindrome dell’ovaio policistico.

Chetogenica e i risultati anti aging

Nel corso degli ultimi anni, diversi studi hanno evidenziato che limitare l’apporto di calorie rallenta l’invecchiamento e aumenta la longevità. I ricercatori hanno scoperto che un corpo chetonico chiamato β-idrossibutirrato (βOHB), prodotto dal corpo umano durante la fame, svolge un ruolo importante nel contrastare il processo di invecchiamento. Seguendo una dieta chetogenica, inoltre, è possibile indurre la produzione di questo corpo chetonico, che a livelli contenuti si è rivelato essere utile nel proteggere le cellule del corpo dallo stress ossidativo, che si ritiene possa essere uno dei principali fattori che contribuisce all’invecchiamento, non solo cutaneo, ma dell’organismo in generale.

I risultati dell’applicazione della dieta chetogenica nel contrastare l’invecchiamento risultano essere rilevanti per una vasta gamma di malattie come l’Alzheimer, il Parkinson, l’autismo, l’osteoporosi e i traumi cerebrali. Queste patologie affliggono milioni di persone ed è necessario ricordare quanto l’alimentazione giochi un ruolo cruciale nel trattamento di gran parte delle malattie e del mantenimento dello stato di salute generale. Il legame tra la dieta chetogenica, la restrizione calorica e l’anti-aging potrebbe quindi aprire nuove strade alla ricerca sulle malattie legate all’invecchiamento.